政治的应许-意大利篇

Personalmente, il mio spettro ideologico si colloca tra AVS, PD, Volt, +E, Azione e Radicali. Mi identificherei come un liberale e un progressista per quanto riguarda l'ideologia, e un radicale per quanto riguarda i diritti civili. Per esempio, penso che Netanyahu sia un criminale di guerra. Dovremmo interrompere immediatamente gli aiuti militari a Israele, così come le esportazioni di armi, e riconoscere immediatamente lo Stato di Palestina, che è una posizione di sinistra. Sostengo fortemente i diritti civili di ogni tipo, che è la posizione di +E. Sono vicino ai Radicali perché sono un difensore dei diritti umani proveniente dalla Cina. La mia apertura all'energia nucleare, il mio sostegno agli aiuti militari all'Ucraina, il mio appoggio all'espansione della NATO e il mio sostegno a una spesa per la difesa pari al 2% del PIL mi permettono di dialogare con la posizione di Azione. Quindi, fondamentalmente, sono un pragmatico. Quello che rifiuto è il populismo e i cosiddetti moderati che si alleano con il populismo. Quindi rifiuto il Movimento Cinque Stelle e la Lega, così come FdI e FI, che è alleato con la Lega. Credo che il maggior numero di forze debba essere unito in difesa dei valori più fondamentali, il che significa che possiamo unire persone che non sono così cattive per sconfiggere quelle peggiori. Quindi, anche se penso che Biden sia complice di un genocidio, sono disposto a fare tutto il possibile per cooptare Biden per resistere a Trump. Sono aperto a un'alleanza con il PPE, purché quest'ultimo rifiuti di allearsi con l'ECR e l'ID, come è accaduto in Portogallo, Polonia e Paesi Bassi. Purtroppo però in Italia il PPE (FI) ha scelto di allearsi con l'ECR (FdI) e l'ID (Lega) e per questo abbiamo un governo di destra. In Spagna il PPE ha scelto di allearsi con l'ID (VOX) e fortunatamente il PSE si è alleato con la sinistra raccogliendo il sostegno dei localisti catalani per formare un governo. Per essere chiari, come operatori politici, bisogna capire che ci sono cose che possono essere compromesse e altre no. So bene dove posso fare accordi e dove no. Posso accettare un ritmo di avanzamento più lento in nome dell'unità e per ottenere più persone, ma non permetterò mai una regressione.

Come lavoratore politico, mi piace il detto della Presidente di Taiwan Tsai Ing-wen. Il migliore non è il migliore, il secondo migliore è il migliore". Questa citazione significa che ci sono obiettivi politici troppo radicali rispetto alla maggioranza della popolazione per ottenere un sostegno sufficiente nel processo democratico. Ma diciamo che possiamo fissare i nostri obiettivi politici un po' più in basso e cercare di ottenere il sostegno di un maggior numero di persone per ottenere almeno la maggioranza semplice tra i cittadini, in modo che le riforme che portiamo avanti siano le più solide e sostenibili e in linea con il processo democratico. Ma questo non significa che abbiamo rinunciato a perseguire il nostro obiettivo politico originario. Continueremo a muoverci in direzione di questo obiettivo, ma non a un ritmo che soddisfi le aspettative dei radicali. Anche noi ci muoveremo sempre in direzione di questo obiettivo, e quindi siamo destinati a incontrare anche l'opposizione dei conservatori. Ma poiché abbiamo assunto una posizione di compromesso e abbiamo comunicato adeguatamente con la comunità in generale, possiamo ottenere il sostegno della comunità liberale moderata e media, in particolare della classe media, che è ciò che ritengo debbano fare i politici, altrimenti saremmo dei semplici ideologi. Dobbiamo ridurre la resistenza alle riforme a un livello che non le distrugga e, anche se il ritmo sarà più lento, se saremo pazienti, potremo raggiungere la nostra meta senza intoppi e senza sorprese. Il coraggio di aderire ai valori fondamentali e la pazienza di comunicare e dialogare. Questa è la mia guida all'impegno in politica. So che a volte essere pazienti significa far soffrire più persone vulnerabili per più tempo, e nel caso della Palestina essere pazienti significa persino più morti civili. Dobbiamo quindi stabilire i limiti della pazienza. Sono in gioco vite umane, quindi bisogna esercitare la massima pressione affinché Netanyahu cessi immediatamente il fuoco, anche se ciò significa che ci sono ancora degli ostaggi tenuti in ostaggio da Hamas. Non ci può essere pazienza quando si tratta di un genocidio.